Il Valore e la qualità di un diamante viene stabilito in base a cinque fattori, denomite le 5 C:
Carat (Peso): il peso dei diamanti si definisce in carati, un carato corrispone a 0,2 grammi e la quotazione borsistica si considera in centesimi di carato. Il peso di un diamante è misurato in carati. Più grande è il diamante, più è raro e quindi più costoso. Un carato è uguale a 200 milligrammi o 0,2 grammi.
Color (Colore): è una delle caratteristiche principali per calcolare il prezzo di un diamante, e può variare molto se si tratta di un diamante da investimento o di un gioiello. Nel primo caso si considerano solo i diamanti con grado da bianco a bianco eccezionale. Il GIA classifica il colore di un diamante su una scala da D (incolore) a Z (colore evidente). I diamanti più preziosi sono quelli che non hanno colore.
Clarity (Purezza): si tratta della caratteristica interna del diamante e si basa su delle direttive valide a livello internazionale. Si stabilisce utilizzando un ingrandimento di 10 volte maggiore rispetto alla pietra originale. La purezza può essere: impurità, piccole impurità, molto piccole impurità, molto molto piccole impurità, assolutamente puro. Questo fattore si riferisce alla presenza di inclusioni o difetti nel diamante. Un diamante perfettamente pulito è estremamente raro. Il GIA classifica la chiarezza in sei categorie: Flawless (F), Internally Flawless (IF), Very Very Slightly Included (VVS1 e VVS2), Very Slightly Included (VS1 e VS2), Slightly Included (SI1 e SI2) e Included (I1, I2 e I3).
Cut (Taglio): un dimante può avere diverse sfacettature in varie forme, ma unicamente il taglio rotondo a brillante, con 58 faccette ha un riconoscimento mondiale. Le proporzioni, la levigatura e la simmetria devono essere Excellent, Very Good o Good. Si riferisce alla qualità del taglio del diamante, non alla forma. Il taglio influisce sulla brillantezza del diamante; un taglio migliore darà un diamante più luminoso. Il GIA classifica il taglio in cinque categorie: Eccellente, Molto Buono, Buono, Discreto e Povero.

Certificate (Certificato): i diamante da investimento sono sempre consegnato con un apposito certificato di garanzia valido e riconosciuto globalbmente. Gli istituti gemmologici sono gli enti che garantiscono la veridicità delle informazioni riportate nel certificato. Tali istituti non sono legati al mercato della compravendita dei diamanti, pertanto le perizie sono sempre imparziali. I tre istituti riconosciuti a livello internazionale sono l’IGI, l’HRD ed il GIA.
Dopo aver valutato le 4C, il valore di un diamante può essere calcolato comparandolo con i prezzi di mercato dei diamanti con caratteristiche simili. Tuttavia, c’è anche un quinto fattore chiamato “fluorescenza” che può influenzare il prezzo di un diamante, anche se in misura molto minore rispetto alle 4C.
Valore del Diamante
Per calcolare il valore di un diamante è necessario individuare nelle apposti tabelle il valore di riferimento per quanto riguarda il numero dei carati, colore e purezza della pietra e moltiplicare tale valore per il numero dei carati del diamante. Il mercato dei diamanti è polarizzato in due entità, quelli destinati alla realizzazione di gioielli e quelli destinati all’investimento. I diamanti solitamente come l’oro sono considerati un investimento a lungo termine. La differenza principale rispetto all’oro però è che i diamanti non sono un investimento immediatamente liquidabile e che la vendita dei diamanti certificati può richiedere anche parecchio tempo.
Oltre a queste quattro C, il prezzo di un diamante può essere influenzato anche da altri fattori, come la domanda e l’offerta sul mercato e la reputazione del venditore. Nel mercato dei diamanti, le quotazioni sono spesso stabilite da organizzazioni internazionali come il Rapaport Diamond Report, che fornisce prezzi di riferimento per i diamanti in base a carati, taglio, chiarezza e colore.
Tuttavia, è importante notare che la quotazione di un diamante non è una scienza esatta. Due diamanti con le stesse quattro C possono avere prezzi differenti a causa di altri fattori sottili, come la simmetria del taglio, la fluorescenza o la presenza di particolari caratteristiche interne o esterne.